Si arricchisce di nuovi fiori
l'alfabeto ricamato, uno dei miei fiori preferiti
è sicuramente l'Ortensia.
H come Hydrangea
"che cura orti e giardini"
Hidrangea è la derivazione
dalle parole greche
HIDROS (acqua) ed ANGEION (vaso).
dicono che la pianta porti sfortuna,
simbolo di solitudine,
da evitare come regalo a donne in procinto di sposarsi,
queste infatti rischierebbero il divorzio o
peggio la vedovanza.
Il Fengu Shui è una filosofia cinese
secondo la quale è altamente sconsigliato
tenere in casa determinate piante "scalognate",
quindi superstiziosi o meno
il consiglio è quello di cambiare fiore,
l'ortensia la lasciamo in giardino!!!
I come Iris
il suo nome fa riferimento
alla dea della mitologia greca
"messaggera degli dei" ed era la
personificazione dell'arcobaleno,
il termine Iris viene utilizzato
per definire l'arcobaleno stesso
e si è poi esteso anche al fiore
che può essere di molti colori,
spesso viola, blu, bianco o rosa,
ma anche arancione e giallo.
Nell'iconografia Cristiana
il numero TRE ricorrente negli Iris
(tre sono i petali in posizione verticale,
quelli girati verso il basso e i boccioli per stelo)
simboleggia la Trinità,
fede, coraggio e saggezza.
J come Jasmine
Il Gelsomino,
dalla parola persiana
Yasmin, che significa
"fiore profumato",
è diffusa ancora oggi la credenza
che il paradiso sia
profumato di gelsomino.
Una leggenda narra che la madre di
tutte le stelle, Kitza,
abitante nel regno delle nuvole,
si trovò alle prese con un gruppo
di stelline che si lamentavano per le loro vesti
non abbastanza belle e brillanti.
Il re degli spazi spazientito dalle futili proteste
le cacciò dal cielo
e le scagliò sulla terra lasciando Kitza disperata.
La signora dei giardini, Bersto, si impietosì
decidendo di trasformare le
stelline cadute dal cielo
in stelline terrene facendo nascere così
i Gelsomini.
K come KAFFIR LILY
in italiano la Clivia,
il nome deriva da una dedica
fatta da un botanico inglese a
lady Charlotte Florentine Clive,
duchezza di Northumberland.
Si parte dalla punta della foglia
facendo un punto lanciato che
dalla punta arriva fino metà foglia.
Si esce poi sulla sinistra del punto appena eseguito
e tenendo il filo in sospeso
si entra alla destra della foglia (lato opposto)
uscendo con l'ago fino alla base del punto
verticale eseguito all'inizio del ricamo,
formo il cappio tirando il filo e
fissandolo con un piccolo punto centrale
per poi continuare ad aggiungere punti
fino al completamento
della foglia.
Un bacio, Gabry
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